Il volume è dedicato a Giorgio Griffa, di cui vengono ripercorsi I primi anni di attività, dal 1968 – anno della sua prima personale – a circa la metà degli anni Settanta, quando dopo una fulminea affermazione, il suo lavoro sembra subire una battuta d’arresto.
La lunga intervista raccolta da Marco Meneguzzo si concentra su questi anni, facendo emergere da un lato la personalità dell’artista e il suo vissuto individuale, dall’altro il contesto culturale, sociale e politico in cui ha elaborato la sua poetica, che talora sembra tangente al suo modo di sentire, talaltra se ne discosta in modo repentino e quasi violento.